La storia

Le origini

I documenti storici raccolti sembrano accostare l’origine del nome di Melito a quello dell’antica Mellano.

Federico II dichiarò Melito casale di Napoli, insieme ad altri paesi che sorgevano intorno alla città e fino al 1800 Melito veniva chiamata casale di Napoli. Nato come piccolo villaggio e in epoca remota, Melito non poteva lasciare di sé molte notizie storiche; inoltre il Casale era nato a pochi chilometri da Napoli.

Il Casale non ha mai avuto mura di difesa, né castelli, né fortezze di alcun genere. Tutto ciò denota che questo “villaggio” sorse in una zona sicura e priva di imminenti pericoli.


Il fossato di Napoli

Melito, secondo lo studioso Chianese, deriverebbe il suo nome da “Mellito” che nella bassa latinità significò “fossato profondo”.

Al tempo del Ducato Napoletano e anche prima, come confine territoriale esisteva un “fossato di Napoli” che divideva il territorio di Napoli da quello di Capua. Questo fossato partiva dalla campagna di Giugliano, attraversava la masseria “Signorelli” (attuale zona corrispondente alla via Signorelli) e giungeva nell’attuale via Roma, percorrendola fino all’attuale via Lavinaio.

Inizialmente il “fossato” assume importanza al tempo del Ducato di Napoli per le continue battaglie contro i Normanni e successivamente acquisisce valore in quanto esso veniva a costituire una vera e propria difesa per il territorio di Napoli. Nel tempo, quindi, al nome di Melito di Napoli (vale a dire “fossato di Napoli”) si preferì quello attuale di Melito di Napoli.

Fu feudo della famiglia Della Tolfa, poi divenne dei Caraccioli di Santobono, dai quali passò ai Caraccioli di Celenzo, poi ai Muscettola e dopo ai Colonna.

 

Fonte Wikipedia, l’Enciclopedia libera

Ultimo aggiornamento

15 Giugno 2021, 16:02